Medicina e dintorni

IPERTENSIONE ARTERIOSA

UN CLUB DI MALATI POCO ESCLUSIVO….

L’ipertensione arteriosa, appartiene a quasi 20 milioni di italiani e molti di questi non sanno nemmeno di fare parte di questo club di malati, così poco esclusivo.

La malattia origina dall’effetto combinato di ereditarietà (regalo involontario di mamma e papà) e fattori modificabili come lo stress, la sedentarietà e l’alimentazione.

Tra la gente si conosce come “AVERE LA PRESSIONE ALTA”. Molti sono quasi rassegnati, come fosse qualcosa di ineluttabile e non risolvibile. Non è così.               

Chi ne è affetto deve prendere coscienza delle gravissime conseguenze che questo stato morboso porta quando viene trascurato, danneggiando gli organi bersaglio: cuore, cervello, arterie, reni.

Poi spesso vi sono, concomitanti all’ipertensione, fattori di rischio (cioè fattori che peggiorano la malattia) quali l’obesità, il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia.

L’ipertensione arteriosa non corretta, assieme ai fattori di rischio, porterebbe a gravi eventi quali l’ictus cerebrale, l’infarto cardiaco, l’insufficienza renale e l’arteriopatia periferica (sofferenza delle arterie).

Oltre alla semplice misurazione della pressione e alla sua normalizzazione con farmaci consigliati dal Medico, è importantissima una sana alimentazione, ricca di frutta e verdura, assumendo cibi privi di grassi saturi, riducendo il sale a non più di 6 grammi di sale da cucina al giorno, e soprattutto con l’aumento dell’attività fisica. E’ dimostrato che circa 20 minuti di camminata veloce al giorno o 40 minuti di attività aerobica (corsa-nuoto etc.) tre volte la settimana, abbassano di 10 mmHg la pressione arteriosa. Dimagrendo (per gli obesi) si riduce la colonnina di mercurio di altri 7 mm. ogni 10 kg. di peso persi.

Il caffè va bevuto con cautela, al massimo due caffè al giorno, sono concessi due bicchieri di vino al giorno, mentre andrebbero evitati i superalcolici.

Il fumo va sicuramente sconsigliato.


Dott. Luca Campanini

Medico di medicina Generale